Il calcio femminile in Italia ha radici che risalgono agli anni ’30, ma il cammino verso il riconoscimento ufficiale è stato lungo e travagliato. Nel 1933 nacque a Milano il primo club di calcio femminile, il Gruppo Femminile Calcistico, ma l’iniziativa fu presto ostacolata dal CONI, che dirottò le atlete verso altre discipline.

Un nuovo tentativo si ebbe nel 1946 con la formazione di squadre come la Triestina e il San Giusto. Nel 1959, nonostante l’assenza di un campionato ufficiale, l’attività proseguì con tornei indipendenti. Solo nel 1968, con la nascita della Federazione Italiana Calcio Femminile (FICF), si disputò il primo campionato nazionale, vinto dall’Associazione Calcio Femminile Genova.

Negli anni successivi, il movimento visse una serie di scissioni e unificazioni fino all’ingresso ufficiale nella FIGC nel 1986. Da quel momento, il calcio femminile iniziò a ottenere una maggiore strutturazione e regolamentazione, pur restando per lungo tempo in un ambito dilettantistico. Solo nel 2022-2023 la Serie A femminile divenne ufficialmente un campionato professionistico, segnando una svolta epocale.

La struttura del campionato femminile

Serie A

La Serie A femminile è il massimo livello del calcio in Italia e l’unico campionato professionistico. Dalla stagione 2022-2023, la competizione si svolge con 10 squadre che lottano per il titolo di Campione d’Italia. Le prime due classificate ottengono la qualificazione alla UEFA Women’s Champions League, mentre le ultime due retrocedono in Serie B.

Serie B

La Serie B rappresenta il secondo livello del calcio femminile e ha un carattere dilettantistico. Attualmente, il campionato conta 16 squadre che competono in un girone unico con gare di andata e ritorno. La vincitrice viene promossa direttamente in Serie A, mentre la seconda classificata disputa uno spareggio con la penultima della massima serie. Le ultime tre retrocedono in Serie C.

Serie C e Campionati Regionali

La Serie C si articola in tre gironi da 15 squadre ciascuno, con le prime classificate che vengono promosse in Serie B. Sotto la Serie C, esistono le categorie regionali Eccellenza e Promozione, che fungono da trampolino per il calcio femminile a livello locale.

Questa piramide garantisce un percorso di crescita per le calciatrici, favorendo lo sviluppo del movimento su tutto il territorio nazionale.

Le scommesse sportive sul calcio femminile

Negli ultimi anni, con l’aumento della popolarità del calcio femminile, anche il mondo delle scommesse sportive ha iniziato a seguire con maggiore attenzione i principali campionati. I bookmaker internazionali offrono quote su tutte le competizioni più importanti, dalla Serie A femminile italiana alla UEFA Women’s Champions League, fino ai tornei nazionali di altri paesi come la Women’s Super League inglese e la Liga F spagnola. (Informazioni e approfondimenti su 22Bet Link)

Le tipologie di scommesse disponibili sono simili a quelle del calcio maschile: vincente del campionato, risultato esatto, numero di goal e prestazioni individuali delle calciatrici. L’interesse crescente da parte degli appassionati sta spingendo i bookie a investire sempre più risorse in questo settore, contribuendo alla visibilità e alla crescita del calcio femminile a livello globale.

Il futuro del calcio femminile italiano

Con il passaggio al professionismo, il calcio femminile italiano ha intrapreso una strada di crescita esponenziale. L’aumento degli investimenti, la maggiore copertura mediatica e l’interesse del pubblico sono segnali positivi per un futuro in cui il movimento possa competere alla pari con le nazioni calcisticamente più avanzate. Con l’impegno della FIGC e delle società sportive, il calcio femminile italiano ha tutte le carte in regola per consolidarsi come una realtà di primo piano nel panorama internazionale.