Nell’ampia platea dei rimedi naturali da utilizzare per sentirsi meglio e curare determinate complicazioni rientrano, senza ombra di dubbio, gli oli essenziali, prodotti privi di componenti chimici estratti da determinate piante e dotate di proprietà benefiche di vario tipo – antisettiche, balsamiche, antinfettive e antivirali. Non mancano, poi, alcuni oli capaci di placare anche gli stati d’ansia o di sedare il diretto interessato come l’olio CBD, un prodotto diluito in olio vegetale e costituito, essenzialmente, dal cannabidiolo. Ad ogni modo, prima di sviscerare qualche dettaglio ulteriore in tal senso, occorre effettuare una panoramica generale sulla macrocategoria citata all’inizio.
Il procedimento per ricavare gli oli essenziali
Dopo aver stabilito che sono prodotti naturali caratterizzati da un liquido oleoso di varia densità, è necessario soffermarsi sul procedimento che consente di ricavare gli oli essenziali. La procedura prevede una spremitura o una distillazione della pianta prescelta per conservare l’odore e il sapore della stessa. In passato, la tecnica più diffusa passava attraverso l’ottenimento di acque aromatiche, le quali hanno poi beneficiato dei progressi tecnologici del settore andando ad incrementare le peculiarità principali della cosiddetta aromaterapia, una branca della fitoterapia legata indissolubilmente alle medicine alternative.
Attualmente, invece, l’olio CBD (così come gli altri oli) viene ricavato soprattutto mediante la distillazione a corrente di vapore, per cui, a seconda della parte dalla quale si desidera estrarre l’essenza, si usa una tecnica che la immerge nell’acqua o la si lascia sospesa sopra una determinata fonte di vapore. Infine, esistono persino delle procedure come la spremitura a freddo e la distillazione a secco. Nel primo caso, si adottano degli accorgimenti utili ad estrarre gli oli essenziali da quelle piante che non tollerano certe soglie di calore (come, ad esempio, gli agrumi). Nel secondo caso, invece, le protagoniste indiscusse sono quelle piante in grado di resistere a temperature più o meno elevate che, così, forniscono al distillatore di turno un’essenza senza alcun margine di alterazione.
Le proprietà degli oli essenziali
Pur avendole nominate in precedenza, le proprietà degli oli essenziali meritano un approfondimento degno di tale nome per dare a chiunque tutte le informazioni necessarie per soddisfare, in qualunque momento, le proprie esigenze. Sin dall’antichità, le piante e i relativi oli da cui provengono servono a curare numerose affezioni; in aggiunta a ciò, vantano peculiarità stimolanti, cicatrizzanti, riequilibranti, antinfiammatorie e potenzianti, soprattutto per quanto riguarda le proprie funzioni vitali. Inoltre, non va sottovalutata la loro funzione benefica sulla psiche, come nel caso dell’olio CBD che distende i nervi donando a chi ne usufruisce un rilassamento senza eguali basato sulle molecole della pinta di canapa.
Entrando, comunque, ulteriormente nel dettaglio della faccenda, si nota che le proprietà degli oli essenziali siano l’ideale per la digestione poiché stimolano i recettori gustativi e olfattivi esercitando un’azione sulla muscolatura liscia. Questa attività è tipica soprattutto dell’olio essenziale di basilico, di finocchio, di cannella poiché stimolano l’attività del pancreas del fegato. Un’altra prerogativa essenziale riguarda il cuore e il sistema circolatorio; difatti alcuni oli specifici agiscono sulla muscolatura e le terminazioni nervose donando benessere ad ampio spettro. Per non parlare poi dell’incidenza positiva su sistema nervoso, una peculiarità tipica dell’olio essenziale all’origano e di verbena. Altri ancora, invece, riescono ad esercitare un’azione diretta e mirata sul sistema parasimpatico stimolandone i punti focali e donando il giusto benessere a chi ricorre ad essi.
Mentre altri ancora svolgono una funzione eccitante, oltre che stimolante e garantiscono effetti positivi ad ampio raggio. Basti pensare agli oli essenziali a base di noce moscata e menta, che attraverso l’aroma che emanano penetrano nelle terminazioni nervose del naso condizionando positivamente l’umore e il sistema nervoso. Per quanto riguarda il sistema endocrino, determinati oli essenziali come il pino, il basilico e il timo regolano l’attività metabolica sollecitando o inibendo determinate ghiandole endocrine. La lavanda e il pino, poi, riescono persino a rafforzare il sistema immunitario respingendo, così, ogni possibile aggressione batterica.
Come utilizzare gli oli essenziali?
In merito all’utilizzo pratico degli oli essenziali, è bene sottolineare che possono essere impiegati mediante vari strumenti come i diffusori; oppure, possono essere inalati o assunti grazie ad una diluizione in un altro olio o nel miele. In ogni caso, è consigliabile farsi aiutare da un esperto del settore per evitare di sbagliare i quantitativi appropriati ed arginare possibili complicazioni.
Inoltre, un olio essenziale (incluso quello CBD) può essere persino miscelato per profumare gli ambienti della propria residenza. Questa metodologia di utilizzo crea un’atmosfera rilassante e benefica in grado di distendere i nervi soprattutto dopo una stressante giornata di lavoro. Prima di adottare qualsivoglia approccio, è necessario verificare i principi attivi degli oli adottati al fine di verificare se contengono degli elementi che non intacchino il proprio benessere, soprattutto se si è particolarmente allergici o se si hanno delle patologie specifiche alquanto gravi.
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Applicazione sulla pelle
Ogni genere di olio essenziale può essere acquistato ed impiegato anche come una lozione da spalmare sulla propria pelle. Dato che godono di una velocità di assorbimento estremamente incisiva, se si desidera farlo si può procedere in tal senso applicando alcune gocce di olio puro (o diluito nell’olio vegetale) per ottenere una soluzione pratica ed estremamente accattivante.
L’olio essenziale nella cera delle candele
Versando qualche goccia di olio essenziale nella cera sciolta di una candela, se successivamente la si accende restituirà una fragranza sensazionale in grado di valorizzare appieno la propria ricerca del benessere e del relax psico-fisico.
Uno spray per ambiente a regola d’arte
Infine, si può vaporizzare l’olio essenziale prescelto e l’olio CBD aggiungendo un po’ d’acqua al composto per poi spruzzarlo dove si preferisce. In alternativa, si può pensare di versare alcune gocce in un batuffolo per poi inserirlo nelle federe dei cuscini o in un altro compente del proprio arredo. Così facendo, l’aroma si diffonderà nella stanza e permetterà a chiunque (diretto interessato incluso) di godere di un effetto rigenerante, stimolante e rilassante per tutto il tempo che vuole. Per cui, basta solo scegliere il metodo desiderato e poi ci si potrà indirizzare verso delle soglie di piacere assolutamente uniche.