La Regione Veneto nonostante il parere contrario del Comune di Venezia e anche della Provincia, su proposta di Maurizio Conte Lega Nord ha dato i via libera al revamping dell’impianto Alles di ricondizionamento di rifiuti speciali anche pericolosi. La delibera di Giunta regionale del 10 aprile 2013, pubblicata sul B.U.R. del 23 aprile 2013, prevede la possibilità di trattare 180 mila tonnellate annue di rifiuti, il raddoppio della capacità di stoccaggio (da 6 mila a 12 mila tonnellate), l’aumento dei codici accettati, che passano dagli attuali 20 a 70, molti dei quali relativi a rifiuti pericolosi (fanghi, rifiuti fangosi, ceneri pesanti, scarti di mescole, terre e rocce contenenti sostanze pericolose, fanghi prodotti da trattamenti fisico-chimici con sostanze pericolose e molti altri). Soprattutto, l’autorizzazione prevede la possibilità di conferire all’impianto rifiuti provenienti anche dall’esterno del bacino lagunare .
Tra i progetti che la Mantovani porta avanti nel Comune di Venezia c’è anche quello del potenziamento dell’impianto Alles ( AZIENDA LAVORI LAGUNARI ESCAVO E SMALTIMENTI). La società, di proprietà del gruppo Mantovani ha presentato agli enti locali un progetto di revamping per l’impianto che tratta rifiuti tossico nocivi provenienti dalla laguna e che vuole trattare anche altri tipi di scorie. Un progetto già bocciato nel novembre dello scorso anno( 2012) dal Consiglio comunale veneziano secondo cui «il progetto di potenziamento dell’impianto di Alles spa contrasta con le vigenti norme del Piano regolatore generale del Comune di Venezia, contrasta inoltre con gli obiettivi di risanamento e riqualificazione industriale definiti dal Pat e si inserisce in un più ampio disegno finalizzato allo sviluppo nel sito industriale di Porto Marghera dell’ intera filiera produttiva per lo stoccaggio, il trattamento e lo smaltimento di rifiuti civili e industriali, speciali, pericolosi e tossico-nocivi, provenienti da tutto il territorio del Veneto e non solo».
>>> A marzo 2013 L’assemblea permanente contro il rischio chimico a Marghera, dopo il diffondersi della notizia dell’arresto di Baita, con un comunicato, ha chiesto di «imporre la bocciatura» alla richiesta della Alles Spa. Scrive il comitato di Marghera: «Non ci sembra una casualità che in questi anni due progetti di trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali presentati a Porto Marghera dalla ditta Ste di Stefano Gavioli e Alles di Piergiorgio Baita vedano i loro presidenti in prigione o per traffico di rifiuti o per tangenti. Il grande business dei rifiuti attira forti interessi illegali che possono mettere in discussione anche la salute della popolazione nel momento che progetti pericolosi come quello di Alles vengano gestiti da persone senza scrupolo e con l’unica finalità di lucrare senza tenere conto delle ricadute sulla vita dei cittadini». Il comitato ricorda anche le stime dell’agenzia Arpav, secondo cui «il potenziamento di Alles produrrebbe il 30% in più di polveri sottili e inquinamento acustico e che i medici e pediatri di questo territorio si sono già pronunciati negativamente, ritenendo che questo revamping aggraverebbe ulteriormente una situazione già molto pesante per patologie legate all’esposizione a questi inquinanti». Da qui l’invito alla Regione Veneto di Luca Zaia di decidere per «l’immediata bocciatura al revamping di Alles». Invece oggi il via libera della Regione Veneta.
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