Siamo un gruppo di cittadini che amano incontrarsi per discutere su tematiche afferenti la vita economica e sociale della nostra comunità locale e più in generale su ciò che accade nel paese Italia. Abbiamo dato quindi vita ad un circolo culturale denominato “OSIMO PIU’ “ che raccoglie persone di diversa estrazione politica, sociale e culturale che si propongono di , nei limiti del le proprie conoscenze, portare a conoscenza dei cittadini quello che sta succedendo al paese Italia e le probabili conseguenze immediate e future. Seguiamo sempre con molta attenzione le notizie che artatamente vengono diffuse dai mezzi di comunicazione di massa e percepiamo spesso la contraddizione tra le informazioni date con la realtà dei fatti.
Di recente, abbiamo seguito con molto interesse i suoi interventi televisivi sulle sciagure che la finanza internazionale sta arrecando all’economia ed in particolare alle classi più deboli della popolazione con conseguenze terribile sul futuro dei giovani. Per questo abbiamo, all’unanimità, espresso il desiderio di averla come gradito ospite affinché possa, con la sua competenza in materia, illustrare ai cittadini ignari quello che la finanza e i suoi maggiordomi di palazzo stanno propinando a tutti i popoli dell’Europa.
Le chiediamo quindi gentilmente se possiamo avere l’onore di averlo come gradito ospite e nel caso Lei accettasse l’eventuale onere per la sua visita considerato che il circolo sopravvive con i soli apporti degli iscritti. La ringraziamo comunque per quello che sta facendo con le sue informazioni puntuali a favore della collettività e ci auguriamo di poterLa incontrare personalmente.
Cordiali saluti
Renato Gardoni (Coordinatore) Circolo culturale “OSIMO PIU’
Cari amii del Circolo “Osimo più”, voi siete per me gl’interlocutori privilegiati. Giro per l’Italia, e anche all’estero, alla ricerca di aggregazioni “civili” come la vostra, non chiuse in armature ideologiche, desiderose di sapere di più, di guardare il presente, ma anche il futuro e il passato; di non fermarsi sulla soglia del proprio “particulare”, poiché hanno capito che ogni cosa la sia può e la si deve guardare in grande. Per questo accetto con piacere il vostro invito. Non senza una postilla. Voi mi chiedete di venire a parlare con voi, ma anche di assumermi l’onere della visita. E questo indica che avete sopravvalutato le mie possibilità.
Io giro l’Italia, di solito a spese mie. Lo faccio perché penso sia mio dovere fare quanto mi è possibile per aiutare la gente a capire. E anche per aiutare me stesso a capire la gente che incontro. Lo faccio perchè ho fatto propria l’esperienza del “dono”. Poichè mi ritengo un privilegiato, un fortunato, sento il dovere di regalare quello che so, buono o meno buono che sia. Ma tutto questo ha dei limiti invalicabili. Due fondamentali. Il primo è che io sono il presidente di un laboratorio politico, che si chiama Alternativa, al quale io dedico gran parte di questo “dono”. E’ una mia creatura, alla quale assegno grandi compiti, e capirete dunque che io la privilegi su ogni altro impegno. Che significa appunto viaggi, incontri nottate fuori casa.
Poi ci sono mille altre richieste, di ogni genere e tipo, alle quali io sto rispondendo (come si può vedere dal mio calendario), ma entro certi limiti, che sono quelli temporali e anche economici. Se dovessi andare dappertutto a mie spese, tenuto conto che faccio non meno di cinquanta viaggi all’anno, molti dei quali in aereo, non potrei fare fronte. E’ molto semplice, ma è insuperabile. Dunque meno incontri di quanti sarebbero possibili se ci fosse uno sforzo comune. Io sono disposto anche a domire in un sottoscala, non chiedo hotel a quattro stelle, ma bisogna che qualcuno mi ospiti. Anche questo fa parte della cultura del “dono”, che prevede uno scambio, almeno sentimentalmente uguale. Altrettanto vale per le spese di viaggio. Spero che comprendiate. Rispondo a voi, con completa franchezza, perchè mi giungono molte richieste di questo genere.
Dunque la risposta a voi vale come indicazione generale. Faccio quello che posso. Fate anche voi quello che potete.
Cordiali saluti
Giulietto Chiesa
Lascia un commento