Oggigiorno far fronte alla vita quotidiana e a quelle che sono le spese che comporta avere una casa, un’automobile, una famiglia, è davvero complicato. A ciò si aggiunge una tassazione che nel nostro Paese è superiore a tanti altri Stati europei. Una condizione, questa, che rende ancor più difficile svolgere un’esistenza dignitosa e accettabile. Le tasse, nello specifico, gravano su ogni sfera del nostro vivere giornaliero, ed in questo focus dedicato rivolgiamo l’attenzione a quelle che interessano le case. Le abitazioni e gli immobili in generale hanno una componente fiscale particolare e tutta da scoprire ed approfondire.

Come si sviluppa la tassazione sulle abitazioni

Il sistema fiscale italiano è trai più gravosi a livello europeo, specie quando si parla di case ed immobili. Un aspetto che condiziona e non poco la vita dei cittadini, i quali devono barcamenarsi al meglio per poter fronteggiare la fiscalità nostrana. Esistono nello specifico tre tipologie di tasse afferenti alle abitazioni: Imu, Tasi e Tari. Esse riguardano i proprietari di case che per tanto, a seconda di determinate condizioni contrattualistiche, devono corrispondere un certo esborso economico. Tali tasse fanno parte delle imposte patrimoniali, ossia di quella branca fiscale attinente a tutti i possessori di immobili.

Imu, Tasi e Tari

IMU, TASI e TARI sono sigle che stanno rispettivamente per Imposta Municipale Propria, Tassa per Servizi Indivisibili, e Tassa per i Rifiuti. Esse sono strettamente collegate tra loro, e coinvolgono i possessori di abitazioni. Tutti insieme, questi elementi fiscali compongono la IUC: ossia l’Imposta Unica Comunale. L’IMU è dovuta in caso di terreni ed aree fabbricabili ma non riguarda le case principali. La sua aliquota è pari allo 0,76% e può variare da comune a comune spaziando tra lo 0,46% e l’1,06%. La TASI, invece, è dovuta da colui che detiene i diritti su aree fabbricabili, scoperte o fabbricati. Essa si attesta intorno allo 0,1% ed i comuni possono aumentarla fino ad un tetto massimo dello 0,25%. Infine abbiamo la TARI, che concerne lo smaltimento dei rifiuti prodotti dal titolare di un’abitazione. Una tassa che per tanto a differenza delle due precedenti, è maggiormente attinente ad un servizio di cui si usufruisce. Essa si basa sulle unità immobiliari della superficie che si occupa e può essere soggetta a variazioni applicate da un dato comune secondo criteri di quantità e qualità medie ordinarie.

Tasse sulle case e bonus

Dalle tasse bisogna anche capire se si può aderire a dei bonus. Ad esempio, soprattutto in epoca Covid, sono state tante le persone, in città costose, che si sono rivolte a una ditta ristrutturazioni Roma o Milano per mettere a nuovo il proprio appartamento. I lavori esercitati sulle abitazioni grazie a superbonus o ecobonus nel periodo pandemico e immediatamente successivo, hanno consentito la riqualificazione di molti immobili per l’adeguamento all’efficienza ambientale. Strutture abitative i cui proprietari hanno beneficiato, nel rispetto di determinati criteri, di migliorie a costi ridotti o quasi prossimi allo zero. Bonus che hanno agevolato lavori che in caso contrario avrebbero comportato esborsi economici notevoli.