Il nuovo stadio Bentegodi rappresenta una delle sfide più ambiziose per la città di Verona, che si prepara ad affrontare un cambiamento in cui entrano in gioco architettura, sostenibilità e identità sportiva. Dopo anni di discussioni, il progetto ha finalmente preso forma, con l’obiettivo di trasformare uno degli impianti storici del calcio italiano in un polo moderno e multifunzionale, capace di vivere ben oltre i novanta minuti di una partita.
Un progetto che unisce sport e territorio, con Hellas Verona al centro
Il club veneto, insieme alle istituzioni locali, intende creare una struttura che diventi punto di riferimento non solo per i tifosi dell’Hellas, ma anche per la comunità cittadina. Il nuovo impianto, progettato secondo criteri di efficienza energetica e accessibilità, prevede aree commerciali, spazi culturali e un collegamento più diretto con i servizi pubblici, rendendo l’area del Bentegodi un vero quartiere dello sport.
L’intervento nasce da un piano di investimento pubblico-privato che tiene tanto alla sostenibilità economica quanto all’impatto sociale della costruzione. Con l’obiettivo di superare il concetto di stadio tradizionale, si vuole dar vita a un luogo capace di generare valore durante tutto l’anno, e di essere culla dello sport, dell’intrattenimento e dell’innovazione.
Grazie alla rivoluzione urbanistica del Bentegodi, anche il mondo delle scommesse sportive segue con attenzione l’evoluzione del progetto, con l’interesse crescente dei tifosi che analizzano la bolletta calcio sulla serie A per comprendere come le nuove infrastrutture possano influire sulle prestazioni delle squadre e sull’economia del campionato.
Il Bentegodi del futuro tra sostenibilità e identità
Il nuovo Bentegodi sarà un impianto da circa 30.000 posti, con una copertura completa e un design moderno che richiama la storia del club e della città. Tra le priorità, figurano l’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale, infatti verranno impiegate tecnologie di ultima generazione, materiali riciclati e impianti fotovoltaici integrati nella struttura.
Uno degli aspetti più innovativi riguarda la gestione degli spazi interni, pensati per ospitare eventi di varia natura. Non solo partite di calcio, dunque, ma anche concerti, conferenze, mostre e iniziative locali. L’obiettivo è creare un punto di aggregazione che resti vivo anche al di fuori del calendario sportivo, valorizzando il legame tra il calcio e il tessuto urbano.
Il progetto veronese si inserisce in una tendenza europea sempre più marcata, che vede le società sportive trasformarsi in veri e propri attori di sviluppo urbano. Da Londra a Madrid, passando per Milano e Roma, gli stadi di nuova generazione stanno diventando catalizzatori di innovazione e rigenerazione territoriale.
Per Verona, il nuovo Bentegodi è già molto più che un impianto, perché sarò il simbolo di una rinascita e di una visione che guarda al lungo termine. Un luogo in cui tradizione e modernità si incontrano, dove lo sport continua a essere un elemento centrale della vita cittadina, ma con uno sguardo rivolto al futuro. E infatti è proprio quello che ha dichiarato il Presidente Esecutivo dell’Hellas Verona Italo Zanzi: “A nome della Proprietà desidero assicurare i tifosi dell’Hellas e la città di Verona che saranno compiuti tutti gli sforzi necessari per realizzare uno stadio capace di coniugare la tradizione della grande famiglia gialloblù con i requisiti e i servizi che un impianto moderno deve garantire”.